Ci scrive Rizzi da Trento: “sono a chiedere agli amministratori di garantire..le spiagge libere”

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Carissimo Direttore
con la presente sono a segnalare fatti relativi alle spiagge
della ns. bellissima città. Sono un nativo di Monopoli che
ho sempre nel cuore, pur vivendo, per motivi di lavoro nella
splendida città di Trento, e ove mi è possibile, vengo
per passare dei bei momenti che mi fanno rituffare nelle mie
radici. Da qualche anno a questa parte, laddove c'era una
spiaggia libera e fruibile da tutti (vd zona Copacabana e
Capitolo)si è man mano radicato un fenomeno sempre più
consistente di concessioni a privati, di gran parte del
litorale, finalizzato all'impianto di spiagge a pagamento.
Se fino a ieri il fatto mi disturbava, oggi, che a quanto
sembra il demanio dovrebbe essere decentrato agli Enti
territoriali minori, sono a chiedere ai ns. amministratori
di garantire la pubblica utilizzazione delle spiagge, non
dico tutte ma quantomeno una parte che sia non prevalente,
almeno paritetica con quelle date in concessione. Comprendo
le difficoltà di una Pubblica Amm.ne ad ottemperare
esigenze di tanta gente ma sono connvinto che la gestione della res-
pubblica non possa andare ad esclusivo vantaggio ed
interesse di pochi. Fiduciosi di un Suo interessamento e
nella speranza che la mia proposta possa trovare consensi,
tramite il Vs. sito WEB di VIVIMONOPOLI, con altri miei
concittadini che pur vivendo lontani la pensano allo stesso
modo. Colgo l'occasione per inviare a Lei ed al suo
meraviglioso staff, un cordiale saluto ed un ARRIVEDERCI  a
presto, con la speranza di vedere finalmente dei
cambiamenti.

CORDIALI SALUTI
Mimmo Rizzi

Carissimo Rizzi,
è struggente la tua lettera e ti spiego subito il perchè. Quando si va via con
la valigia di cartone dal luogo natìo, si prova un grande turbamento interiore,
si affastellano nella mente tutte le immagini e i luoghi della fanciullezza, ti ritornano
emozioni, sensazioni, che mai potranno essere dimenticate. Ci si separa, si spera non per sempre,
dai parenti, dagli amici, dai luoghi, dalla città e dai suoi suoi colori e nel caso di Monopoli,
dalla cattedrale, dai vicoli del borgo antico, dalle suggestive campagne e dalle leggiadre colline,
dai profumi e dai sapori della nostra terra natìa. Ci si separa da uno dei luoghi che
meglio rappresenta la nostra città: il porto con la sua millenaria storia. Ci si separa
soprattutto dal mare, dalle spiagge, dai suoi tramonti, dalle effervescenti giornate trascorse sulle rocce o in riva al mare a sfidare le acque da abili nuotatori. Sembra che ci separiamo da tutto ciò.Invece
conserviamo il ricordo fulgido e vivo del mare nostrum, sentiamo i profumi della salse-
dine, legami con la nostra terra e le  spiagge mozzafiato della splendida costa monopolitana.Tutto ci appartiene.. Il mare e Monopoli, caro Rizzi,  li porti nel cuore, come qualcosa che non potrà essere mai reciso. Il legame con la tua città è rappresentato proprio  dalla  porzione di spiaggia o roccia  che occupi , come fanno tantisismi altri monopolitani, quando torni a Monopoli ogni estate e la senti tua, come qualcosa a cui non rinunceresti per nessuna ragione al mondo.
E' proprio così. Il mare e le spiagge di Monopoli sono  il cordone ombelicale che vi lega alla Madre Terra, ai luoghi della fanciullezza e dell'adolescenza, dell'amore grande che voi monopolitani nel mondo, sentite, avvertite forte.
Lanci un grido di allarme chiaro e mirato: la spiaggia che è anche mia, che mi lega alla  città natìa, rischia di non essere più mia. Hai ragione pienamente. Il rischio c'è, nonostante le percentuali tra spiaggia pubblica e privata, sembrerebbe propoendere verso il privato,  ma la mano dell'uomo con i suoi interessi, potrebbe ulteriormente ridurre spazi di libertà non solo a te ma a tantissimi cittadini di MOnopoli.
Alziamo il tiro insieme, perchè insieme ai cittadini di buona volontà, insieme a  coloro che avvertono il dovere di denunziare soprusi e
abusi, si può cominciare una lunghissima e difficile battaglia affinchè le spiagge tornino ad essere realmente  libere. Accade sempre più spesso che gli spazi riservati alle spiagge libere si riducano paurosamente e vi siano considerevoli aumenti di quelli a pagamento. E' davvero sconfortevole che accada tutto ciò.
A volte si concedono autorizzazioni solo per i servizi, ma poi, con il passare degli anni, quando i controlli diventano meno asfissianti, i titolari di  autorizzazioni per servizi rivendicano concretamente diritti di proprietà e negano che la spiaggia possa essere frequentata da tutti. E' giusto pagare i servizi anche se talvolta si alzano eccessivamente i prezzi per lettini ed ombrelloni, ma si debba consentire a tutti di usufruire delle spiagge e del mare.
Caro Rizzi la battaglia è lunga, difficile, complessa. Tu hai aperto un primo squarcio tra l'indifferenza comune. Spero che con questa prima uscita si susseguano ltri interevnti per avviare un grande dibattito e coinvolgimento di numerosi altri concittadini. Ovviamente attendiamo su questo tema anche una precisa risposta dell'Amminsitrazione Comunale.

Grazie e saluti a te e alla tua famiglia

Con amicizia

Domenico De Russis
Direttore VIVITV