Pinuccio Tatarella, il politico del dialogo per l’interesse nazionale.

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Che cosa avrebbe detto Pinuccio?
Che cosa avrebbe fatto Pinuccio in questa situazione?
Quante cose sarebbero cambiate se ci fosse stato lui?


Questi ed altri interrogativi hanno ispirato la commemorazione di Pinuccio Tatarella svoltasi a Bari domenica 6 febbraio, nella città che il grande politico nostrano ha portato alla ribalta della politica nazionale.
 Per noi giovani del Popolo della Libertà di Monopoli è stato interessante partecipare a questo evento per conoscere e poter apprezzare la figura di questo grande personaggio della destra italiana.
Un uomo di partito, maestro di vita politica, un combattente tenace e leale ma intransigente.
Testardamente pugliese, detestava l'immagine di un Sud piagnone, assistito e chiuso in se stesso.

Promotore di una politica concepita come confronto di idee anche aspro, ma sempre rispettoso.
 Commovente è stato il ricordo che hanno fatto di lui il Ministro Ignazio Larussa e il Senatore Maurizio Gasparri, mettendo in risalto la sua capacità di mediare e la costante volontà di unire e non di dividere.
 Suo il grande progetto di costruire una destra europea, plurale, democratica, che andasse oltre il polo e capace di raccogliere chi non si riconoscesse nella sinistra progressista. 
Il partito degli Italiani.
Da giovani e appassionati di politica non possiamo che trarre esempio da Tatarella che oltre allo spessore culturale ha sempre dimostrato umiltà, passione civile e amore per il proprio paese. 
Una politica di servizio, non di potere.
Guardando alla situazione politica attuale è ovvio che personaggi come lui sarebbero stati di grande aiuto per far prevalere nelle scelte sempre l'interesse nazionale e non quello personale.
Ma il suo sogno e il suo ricordo continua, continua nella mente e nel cuore di chi, come noi, vuole costruire un centro-destra capace di combattere le sfide del futuro.



Ignazio Amodio

Giovani PDL Monopol
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