Omicidio sala giochi di Casamassima, catturato uno dei due rapinatori

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L’omicidio di Francesco Giordano, il giovane di 23 anni, ucciso nella notte del 15 marzo scorso, in una sala giochi di Casamassima, non resterà irrisolto.

E’ stato individuato e fermato grazie alla collaborazione di alcuni cittadini – che lo hanno riconosciuto nei filmati divulgati dalla Procura di Bari circa un mese fa – uno dei due rapinatori responsabili dell’assassinio. Il nuovo metodo investigativo ha, quindi, prodotto i risultati sperati. Sperimentato, per la prima volta nel Distretto di Bari, e fortemente voluto dal procuratore Antonio Laudati, che di fronte allo stallo dell’inchiesta aveva deciso di dare un ruolo attivo nell’indagine a tutti coloro che avessero avuto voglia di dare una mano alla Giustizia per non lasciar impunito uno dei fatti di sangue più violenti avvenuti nel Barese nei mesi scorsi.

Si tratta di Dan Pintilie, pregiudicato rumeno di 30 anni, domiciliato ad Adelfia (BA), fermato con le accuse di concorso in omicidio, rapina e porto illegale di arma da sparo.

(continua) 

L’uomo che non era fuggito, ma era rimasto in zona, aveva intuito che i carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle e del Comando provinciale di Bari lo stavano cercando – a seguito delle segnalazioni che erano giunte dopo la proiezione dei filmati che lo ritraevano mentre stava effettuando un sopralluogo nella sala giochi qualche giorno prima dell’omicidio – e, quindi, ha deciso di presentarsi con il suo avvocato al magistrato che ha condotto le indagini, il sostituto procuratore Marcello Quercia, al quale ha fornito ampia e dettagliata confessione sulla rapina e l’omicidio avvenuti nella notte di oltre sette mesi fa. Come si ricorderà: Dan Pintilie, insieme a un altro complice (che ha materialmente esploso il colpo) poco prima delle 4 di mattina del 15 marzo scorso, aveva fatto irruzione nella sala giochi denominata "Red & Black Casi…nò" di Casamassima per una rapina. Francesco Giordano ha avuto l’unica colpa di essersi spaventato e di aver cercato di nascondersi dietro i tavoli, ma uno dei due rapinatori armato di pistola lo ha freddato senza pietà.

Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Bari, sono andate avanti per mesi senza molti risultati: i due assassini venivano ritenuti stranieri, ma i loro volti – ricavati da alcuni fermo immagine – nonostante fossero stati diramati dall’Interpool in tutta Europa, continuavano a non avere un nome. Così il procuratore Laudati ha deciso di chiedere la collaborazione dei cittadini, come è avvenuto qualche mese fa a Napoli, dove grazie alla divulgazione del video che mostrava un omicidio, era stato individuato il responsabile. Così ai giornali e alle televisioni locali il 16 settembre scorso sono state consegnate immagini archiviate dal sistema di videosorveglianza installato all’interno della sala giochi quando i due balordi avevano effettuato un sopralluogo due giorni prima. A dare la certezza che si trattava esattamente e di coloro che avevano fatto irruzione nella notte del 15 marzo sono state, poi, le caratteristiche fisiosomatiche e l’abbigliamento indossato proprio dal Dan Pintilie che in entrambe le occasioni aveva gli stessi jeans e la stessa felpa.