Ospedale San Giacomo, Zazzera (IDV): “Piove nella sala operatoria, interviene la direzione generale”

199

«E’ inammissibile che in una struttura di eccellenza, quale dovrebbe essere, l’Ospedale San Giacomo di Monopoli si verifichi che non si possa utilizzare una delle sale operatorie perché ci piove all’interno. Stamane a non poter operare è toccato ai medici dell’otorinolaringoiatria che hanno dovuto far ricorso ai secchi per raccogliere l’acqua che scendeva dal soffitto. Ho segnalato la cosa alla direzione generale della ASL, il dott. Nicola Pansini, il quale si è rapidamente attivato per la risoluzione del disservizio. Ovviamente mettere una toppa non basta, bisogna pensare ad un intervento più generale e qualificato che renda l’Ospedale San Giacomo di Monopoli, degno di questo nome. Le qualità professionali non mancano e l’abnegazione del personale anche. Tuttavia tutto diventa inutile in una struttura che rischia di cadere a pezzi per l’assenza di investimenti adeguati». A dichiararlo è l’on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia.

«Ritengo il presidio ospedaliero di Monopoli strategico non solo per la città, ma per tutto il territorio del sud-est su cui insiste, quale unica struttura in grado di erogare servizi di emergenza tra Bari e Brindisi. Per questa ragione ho comunicato al Direttore Generale Pansini, che intendo incontrare in questi giorni, – prosegue Zazzera – che destino intende dare al Presidio Ospedaliero. Alcuni segnali farebbero pensare al peggio come il trasferimento dell’Unità Complessa di Medicina all’Ospedale di Conversano. Voglio capire insieme ai manager della ASL barese se ritengono l’Ospedale di Monopoli ancora centrale per il sistema sanitario regionale. Ma servono segnali concreti: maggiori investimenti in risorse economiche e umane».

«Alle sollecitazioni sull’evento specifico la direzione dell’ASL ha prontamente risposto, inviando sul posto i tecnici per le opportune valutazioni e per gli interventi del caso. Mi domando tuttavia quanto tempo sarebbe passato, se le vie di segnalazione del problema fossero state quelle ordinarie. La sanità del territorio – conclude Zazzera – deve avere come centro delle attenzioni il cittadino, per questo è inaccettabile che i servizi si interrompano o siano frenati dall’eccesso di burocrazia».