Acli: Il Difensore Civico venga riconosciuto al mondo associativo
Dichiarazione del Presidente del Circolo Acli Monopoli Dr. Alessandro Napaletano :
« La sentenza del TAR non ci meraviglia assolutamente, in quanto da ragione sia alla società civile che alle associazioni, così come le Acli monopolitane avevano evidenziato immediatamente dopo la nomina del Rag. Laghezza a difensore civico, persona assolutamente degna di stima, ma non estraneo al mondo politico.
In realtà quello che ci ha meravigliato è stato l’assordante silenzio di tutte quelle associazioni che insieme alle Acli avevano lavorato per sostenere una candidatura unica dell’intero mondo associativo e di quel mondo politico che in campagna elettorale sostiene di riconoscere un ruolo importante alle associazioni ed alla società civile, dinnanzi ad una scelta politica scellerata che ha avuto origine tra i banchi dell’opposizione ma che poi in consiglio comunale è stata sostenuta anche dalla maggioranza. Le Acli, ripongono nella onestà politica del Sindaco e del Presidente del Consiglio la speranza che in futuro, a partire già dalla nuova nomina del difensore civico, la politica monopolitana non commetta più tali errori e riconosca al mondo associativo ed alla società civile quel diritto alla cittadinanza attiva così tanto decantato ».
Dichiarazione del Presidente Regionale delle Acli di Puglia, Dr. Gianluca Budano
"La sentenza del Tar fa giustizia anche a tutte le associazioni che avevano indicato un loro nome, fuori dalla politica e espressione dei cittadini che la figura del difensore civico deve tutelare e rappresentare. La nomina di difensore civico non è nomina di sottogoverno, per questo da due mesi abbiamo iniziato a girare la Puglia proponendo che a indicare il difensore
civico ai consigli comunali siano le associazioni rappresentative del territorio e non i partiti, siano essi di maggioranza o opposizione, che hanno ruoli diversi e distinti; così come abbiamo chiesto che ci siano nei
bilanci comunali dotazioni finanziarie certe per il difensore civico e per il suo ufficio, senza il quale non potrebbe operare"