Terzo episodio di cronaca al Luna Park:investiti padre e figlio

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Dal divertimento alla tragedia. Padre e figlio investiti su Via Procaccia all’uscita dal Luna park allestito come ogni anno per la festa dei Santi Medici nella ex tendopoli Pagano. Tutto è accaduto nel giro di una frazione di secondi. Il padre, M.T. di 49 anni teneva per mano suo figlio D.T. di 9 anni ed era intento ad attraversare la strada che lambisce la costa a Sud della città quando è stato investito all’improvviso da un 40enne che sfrecciava a bordo del suo scooterone Yamaha in direzione sud. Momenti concitati nel trambusto della musica delle giostre e in mezzo a un traffico congestionato, quasi immobile da dove all’improvviso è sbucato il motore ad alta velocità secondo i rilievi. Violento l’impatto che ha travolto senza scampo i pedoni. Illeso il conducente del motore. È stato poi accertato che si trattava di un pluripregiudicato del posto. Ha atteso l’arrivo dell’ambulanza e dei primi soccorsi prima di dileguarsi all’arrivo degli agenti della Polizia municipale guidati dal comandante Maggiore Michele Palumbo, che hanno subito proceduto a fermare il traffico e a fare i rilievi. Hanno recuperato anche il numero di targa dell’investitore tramite il quale i carabinieri della locale Compagnia (comandante Maggiore Francesco Rastelli) sono riusciti a rintracciare, nella notte due ore dopo intorno all’una, il pirata della strada. Era rientrato nella sua abitazione dove è stato tratto in arresto. Resta ai domiciliari in attesa della convalida da parte del Pm, Dimaria, di turno presso il Tribunale di Bari.

L’accusa a carico dell’investitore è di fuga dopo l’incidente stradale con danni alle persone, mancando quindi gli estremi per l’omissione di soccorso.

Le vittime, padre e figlio, residenti nell’agro, sono state ricoverate nell’Ospedale San Giacomo. L’uomo è in prognosi riservata con un forte trauma cranico composto e ieri è stato sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza. Suo figlio ne avrà per soli 5 giorni perché ha riportato solo contusioni ed escoriazioni.

(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)