Ci scrive Franco Muolo

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Gentile Direttore, le pur condivisibili dichiarazioni di Giampiero Risimini sul Pug, “il centrosinistra non ha accontentato nessuno mentre il centrodestra vuole accontentare tutti”, pronunciate durante la recente conferenza stampa del PD, a mio modo di vedere, nel battere sempre il chiodo sulla necessità di recepire o meno solo ed esclusivamente aree residenziali e turistiche private, non fanno altro che oscurare, oserei dire anche complice il silenzio assordante di altre forze politiche, rilevanti criticità e incompatibilità tecniche del nuovo piano, il tutto a discapito della nostra collettività. Le discussioni in atto fra maggioranza e opposizione, sull’adozione definitiva o meno del Piano urbanistico generale, da me precedentemente paventate su questo sito il 3 aprile scorso, si fanno sempre più accese sul piano strettamente politico, ignorando e sottovalutando esse stesse i gravi vulnus tecnici che questo
Pug serba nelle sue carte. Al di là della necessità di continui aggiornamenti della normativa e della cartografia, man mano che il tempo passa e alla luce delle ultime devastanti vicende sulle aree SIC, nonché della costruenda nuova linea ad alta tensione, che dalla zona industriale si diparte verso Castellana Grotte e che taglierà la parte più bella e amena del nostro territorio con enormi tralicci metallici e cavi elettrici a 150mila Volt ecc…, preordinati a sempre più formali ripubblicazioni, mi chiedo se non sia proprio il caso di una rivisitazione totale e ripartire da zero. So che il momento non è propizio, ma per lo meno si taccia o, se proprio non si possa prescindere dalla necessità di chiedere il prossimo voto per la Provincia e per l’Europa (che c’entrano col Pug fino a un certo punto), si risponda ai cittadini anche sulle questioni d’interesse collettivo quali le opere pubbliche, la zona industriale che sta entrando in città o se si vuole la città che si sta espandendo nella zona industriale, il rebus della rete viaria, il verde sempre insufficiente, il mare e i suoi discutibili scali a farsi e soprattutto si dica qualcosa in più sull’aria che respiriamo. Tutelare la vivibilità della popolazione residente, attuale e futura, salvaguardando la salubrità dell’ambiente, credo sia un atto assolutamente imprescindibile per un Pug che si rispetti. Chiedo scusa per l’insistenza ma deve pur esserci in questo nostro paese qualcuno che dica chiaramente che un piano regolatore è, si, uno strumento politico. Ma che per essere bene accetto dalla popolazione ed esplicare i suoi effetti benefici dovrà affondare le sue radici sulla conoscenza basilare del territorio in senso tecnico e sul rispetto della funzionalità delle sue antiche infrastrutture faticosamente realizzate dai nostri avi. Cordiali saluti e complimenti per il continuo progresso della testata. Franco Muolo