Contrade di Monopoli: grazie all’opera dei nostri contadini

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Caro  direttore,suggestionato dai racconti di Italo Calvino e parafrasando il grande scrittore, ci sarebbe da inorridire a pensare con quale disagio i vacanzieri percorrono le grandi vie di comunicazione senza guardare dietro alla Puglia dei cartelloni turistici, dietro alla riviera, dove si estende, dimenticata e sconosciuta, la Puglia dei contadini. L’italico rito si ripete a ogni ponte festivo. Fa parte ormai del nostro paesaggio. Il problema è che le strade, che nei giorni feriali vengono utilizzate soltanto come mezzo per giungere quanto prima a destinazione, nei giorni di vacanza invece dovrebbero essere maggiormente godute. A tutti quei vacanzieri poco frettolosi, che si trovassero dalle parti del nostro interessantissimo Sud-Est barese, proporrei di godere, per esempio, il dolce percorso della strada provinciale 114, recentemente ripavimentata in alcuni tratti con asfalto drenante, quella che collega Monopoli a Conversano. E’ un percorso gradevolmente sinuoso che, inerpicandosi in un dislivello di appena duecento metri, non ha nulla da invidiare a quei tratti di strade che, una volta, si chiamavano “itinerari romantici”. Appena lasciata la tangenziale della superstrada litoranea Adriatica si possono subito ammirare gli uliveti secolari delle masserie Chianchizza (o Pecorona), Mitrani, Barnaba. Poco dopo la prima salita detta “dei Serri”, sulla destra, la bella masseria Due Torri con la sua integra cinta muraria. Successivamente, a sinistra, la masseria De Bellis con il galoppatoio, le mandrie di capre cavalli e vacche al pascolo nei suoi vasti seminativi e i nuovi vigneti a spalliera in posizione panoramica. Da questo punto in poi una sequela di antiche dimore di notevole pregio paesaggistico (Carenza, Profilo, Meo-Evoli, Simone Veneziani, Palmieri, Indelli, Stama Cerasina, Giamporcaro, Piangevino, Manfridi, Visciglio, Castagnaro, Barone, Zaccaria, alcune delle quali stanno per essere trasformate in Resort di lusso), insieme a boschetti di leccio e macchie di lentisco, fanno da sfondo al percorso interessante il territorio di Monopoli. Entrando negli agri di Polignano e Conversano, la vegetazione cambia aspetto tramutandosi in superbi ciliegeti e altri tipi di frutteti e vigneti. Il tragitto è lungo solo 17 chilometri, attraversa i centri abitati rurali di Madonna del Rosario, Chiesa Nuova e lambisce la frazione di Triggianello. Dove il viaggiatore potrà, dopo una breve sosta, rifornirsi delle buone cose e dei genuini prodotti di campagna. E apprezzare anche i piaceri della buona tavola nei numerosi ristoranti e pizzerie dislocate lungo il percorso. Bisognerebbe far presto però, giacché quel pezzo di territorio e i suoi deliziosi prodotti sono arrivati integri ai giorni nostri proprio per la grande saggezza, la tenacia e il duro lavoro dei suoi contadini che, pensando soltanto a un futuro migliore per i loro figli, non hanno potuto minimamente immaginare a quali danni ci avrebbero condotto il consumismo più sfrenato e l’umana inesauribile instancabilità dei giorni nostri.  Franco Muolo