A Giovanni Copertino ed amici non piace il Parco dei Trulli

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Area Sic Parco dei Trulli. AN-Pdl: “Basta con la fallimentare parcomania”  

L’audizione in commissione consiliare dell’assessore regionale all’ecologia, per un confronto sul piano di gestione dell’area SIC del Parco dei Trulli, è stata richiesta dai consiglieri Ignazio Zullo, Giovanni Copertino e dai capigruppo Rocco Palese (Fi-Pdl) e Francesco Damone (Puglia prima di tutto).
Nella nota inviata al presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale, Pietro Mita, i  quattro firmatari segnalano che la “comunità di Monopoli ha manifestato contrarietà sulla procedura e sulle scelte cartografiche adottate per delimitare il sito d’importanza comunitaria (Sic), che comprende anche Alberobello, Fasano, Locorotondo e Castellana Grotte”.
Le ragioni, fanno notare i consiglieri del centrodestra, si fondano tra l’altro “su una condotta non proprio ortodossa dell’istituto della partecipazione”, che a loro avviso “va invece recuperato in pieno e con la piena cognizione di causa dei soggetti istituzionali e singoli e associati, portatori dell’interesse specifico di contemperare la tutela dell’ambiente con la redditività delle famiglie”.
Con l’assessore all’ambiente Michele Losappio, alla riunione della quinta commissione è richiesta  la partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni locali, degli enti e delle associazioni interessate
“Non vogliamo nemmeno pensare che, sull’area SIC Parco dei Trulli (Comuni di Monopoli, Alberobello, Fasano, Locorotondo e Castellana Grotte), si possa procedere contro le indicazioni e le statuizioni dei legittimi rappresentanti del Territorio, oltre che delle organizzazioni più rappresentative dei diritti e degli interessi che si andrebbero inopinatamente ed arbitrariamente a colpire come la Coldiretti. Chiediamo pertanto all’Assessore Losappio di non andare oltre, quantomeno senza avere preventivamente concordato con i tutti i Comuni coinvolti, termini e limiti delle decisioni che si vuole andare a prendere. Così eviterebbe quantomeno la magra figura rimediata con il Parco dell’Ofanto, le cui delimitazioni ha dovuto drasticamente, anche se non ancora a sufficienza, ridurre a posteriori a furor di popolo.
Cogliamo l’occasione altresì per ricordare che giace da qualche parte la nostra proposta di legge di istituzione di un organismo che verifichi lo stato di attuazione dei Parchi già deliberati, che ci risulta essere tutti in stato di abbandono e di degrado per la rarefazione della presenza e dell’opera umana conseguente ad operazioni di sostanziale confisca.
Speravamo che la lezione amara dei fatti, e la presa di coscienza delle popolazioni sui suoi reali effetti, avesse bloccato la parcomania ideologica, surrogato di un’antica avversione nei confronti della proprietà e dell’iniziativa privata, che ha trafelatamene segnato la prima parte di questa legislatura regionale. Constatiamo invece che nemmeno la durezza della realtà di immancabili fallimenti e la crescente protesta popolare riescono a liberare i nostri governanti regionali dagli ultimi ma tenaci residui delle ubriacature ideologiche infantili.
Naturalmente ci apprestiamo sull’argomento a combattere, se necessario, insieme a tutta l’opposizione ed a chiunque abbia buonsenso in Consiglio regionale, una vigorosa battaglia dalla parte delle popolazioni cui si vuole arrecare questo pesante quanto gratuito danno”.