“Non ce la faccio a gestire da solo oltre 350 animali”

275

Egregio Direttore/Giornalista,

purtroppo non sono più in grado di trovare le parole per definire questa storia, dire mostruosa sarebbe un complimento. I cuccioli sarebbero senza cibo e senza cure da tre mesi. Io, Mariano D'Errico, Presidente cittadino della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sto comperando a credito ma i grossisti hanno detto che tra un pò non potranno usufruire di altra "pazienza". E' già assurdo vederli morire per malattia, perchè non ci sono soldi per curarli, ma di fame è tremendo. Nelle ultime settimane la faccenda peggiora giorno dopo giorno e io che non so più a quale santo votarmi. Non ce la faccio a gestire da solo oltre 350 animali.Quello che però sta diventando sempre più difficile è il reperimento dei fondi. Il Comune partecipa, con 1,29€ al giorno (quando la media italiana è di 2,80€ giorno per cane!), solo per la copertura delle spese di prima necessità. Per il resto ce la dobbiamo cavare noi, i volontari. Con i soldi che arrivano dagli enti pubblici possiamo fare ben poco, alcuni servizi fondamentali come le sterilizzazioni, le cure per esemplari ammalati o anziani, senza contare le operazioni, quando sono necessarie, sono tutti a carico nostro.

Ma ultimamente l'Associazione si trova in serie difficoltà  visto che questa Amministrazione non paga la convenzione con il canile da ben tre mesi. L'Associazione si trova nelle necessità  di pagare tutto (stipendi ai dipendenti, cibo, attrezzature, medicinali, veterinari, disinfestanti ecc.) con una spesa media mensile di € 8.000. Nonostante i ripetuti appelli, lettere, preghiere, le istituzioni non hanno mai affrontato il problema limitandosi a formulare promesse molto blande.
Promesse, come quelle che apprendo dai giornali e da comunicati stampa (COMUNICATO STAMPA N.50 del 19 marzo 2009), di assegnare un bonus di 150€ cittadini che adotteranno un cane del canile. Bisogna fare attenzione a come maneggiare questa materia dell'adozione dei cani. Bisogna fare attenzione a queste formule vaghe. O sono solo promesse elettorali o operazioni molto rischiose e in un simile contesto, non dovrebbe esserci spazio per promesse immaginifiche. La realtà  è che già  oggi, anche limitandosi ad analisi superficiali, è di assoluta evidenza che queste promesse elettorali sono solo e semplicemente fumo negli occhi. Nelle campagne elettorali, in tutti i paesi, si eccede nelle promesse.
Sa perchè sono solo promesse? In questi pochi mesi di nuova Amministrazione Comunale non ho mai visto un Amministratore avvicinarsi al canile e chiedere la possibilità  di prendersi cura di un cane qui amorevolmente ospitato nè
interessarsi dell'andamento dello stesso canile. Gli Amministratori sono ben consapevoli che con 150€ anno (0,41 € al giorno!) è del tutto impossibile consentire una degna sopravvivenza al nostro amico più fedele.
E' già  impossibile con 1,29€  giorno figuriamoci con 0,41€/giorno! E forse gli Amministratori non sanno che i 350 cani custoditi presso il nostro rifugio sono meticci di età  varia, tutti di indole mansueta. E il problema è che ai cani adulti di taglia medio-grande la gente preferisce i cuccioli e talvolta capitano persone che non sono portate per gli animali. Ancora, l'adozione di un cane deve essere una scelta ponderata e condivisa da tutti i componenti della famiglia, che va valutata attentamente perchè comporta una responsabilità  e un impegno, di tempo e nel tempo, anche a livello economico.
Chiunque prima di adottare un cane dovrebbe pensare bene all'impegno che si prende, questo vuol dire anche impegno economico. Se il cane in questione dovesse farsi male o aver bisogno di un intervento chirurgico urgente cosa farebbe chi non è in grado di far fronte alla spesa nemmeno della sterilizzazione? Sarebbe una sofferenza per cane e padrone.
Non voglio assolutamente alzare polveroni sulle disponibilità  economiche delle persone e sul diritto o meno d'avere un cane in casa.Intendo solo dire che chi ha problemi di questo tipo dovrebbe pensare molto bene prima di prendere un cane perchè poi non potrebbe far fronte adeguatamente al proprio impegno.
Allora piuttosto che fare una politica di spot si pensi a fare una politica di approccio integrato all'animale.
E questo a fronte di una situazione grave: aumento dei mesi per cui l'Amministrazione non paga le spese sostenute per la convenzione con il nostro canile; nessun intervento di controllo demografico delle popolazioni vaganti; crescente zoofobia in alcune fasce della cittadinanza; totale abbandono del volontariato animalista organizzato (volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane in tutti questi anni si sono prodigati a loro spese per curare gli animali trovati in difficoltà, abbandonati, feriti, ecc.); palese inadempimento dei compiti spettanti al Sindaco, ecc.
Adesso la Lega Difesa del Cane si attende una totale e rapida inversione di rotta: auspichiamo che la nuova Giunta voglia e sappia condividere politiche e programmi di ampio respiro con lo scrivente Ente, unica Associazione animalista riconosciuta presente in provincia. L'interesse della P.A. all'efficienza e all'economicità  è perfettamente conciliabile con quello alla tutela e benessere degli animali di cui è portatrice la Lega Difesa del Cane; l'accostamento di questi interessi,però, può avvenire solo mediante processi partecipativi e inclusivi tra l'Ente pubblico e l'Associazionismo animalista. E da subito la Lega del Cane avanza alla Giunta di Monopoli una serie di proposte pratiche finanziabili: il randagismo va affrontato con una rosa di interventi, certamente canili e rifugi, ma per garantire una accoglienza degna e limitata nel tempo ai randagi in difficoltà  e non una detenzione a vita; la sterilizzazione degli animali, soprattutto quella dei vaganti; la sistemazione dei randagi presso le famiglie resta un impegno prioritario, assieme all'educazione per un corretto rapporto tra uomo e altro animale; l'istituzione della "figura" del cane di quartiere.  Il cane di quartiere (come è previsto espressamente dalla legge della Regione Sicilia 15/2000): dopo una permanenza al canile sanitario, necessaria per le operazioni di eventuali cure sanitarie, identificazione, tatuaggio, trattamenti profilattici, sterilizzazione, il
randagio può essere reimmesso nel quartiere di provenienza affidato alle cure di un tutore (in effetti lo/gli stesso/i che già ne avevano cura prima) ovvero in collaborazione con un'Associazione animalista. Va rilevato che il cane di quartiere costa alla collettività  decisamente meno che non la detenzione "a  vita" degli stessi cani nei canili.
La Lega del Cane ritiene che il modello di (non) gestione del randagismo applicato da anni dall'Amministrazione comunale (che consiste solo nella convenzione con Associazione della Lega del Cane per il mantenimento di un limitato numero di cani) è oltremodo dispendioso per le già  esigue casse pubbliche e privo di efficacia se rimane l'unico intervento. Con le stesse somme, viceversa, possono essere realizzati (come si fa nel dell'Italia con risultati ottimi!) programmi di sterilizzazione che comportano, anche nell'immediato, un vistoso decremento numerico degli animali vaganti e un minore livello di preoccupazione e di intolleranza nei cittadini che vivono ansiosamente il fenomeno del randagismo.La Lega del Cane rinnova ancora una volta la propria offerta di disponibilità  per progettare e realizzare con l'Amministrazione comunale immediati interventi di contrasto del randagismo. In conclusione, la Lega del Cane auspica che dalla Giunta e dal Consiglio comunale vengano presto segnali di attenzione e di volontà  di fattivo impegno.

Mariano D'Errico
Presidente Cittadino della Lega Nazionale per la Difesa del Cane