I pescatori di Monopoli si fermano dal 4 agosto
“L’ANAPI, – attraverso il suo Presidente Nazionale Ivan Korea ed il vice, Giuseppe Spinosa, – esprime la propria soddisfazione per l’accoglimento delle richieste avanzate: in particolare l’aggregazione del compartimento di Bari con quelli dell’Adriatico centrale e settentrionale, allo scopo di rendere omogenei i periodi di interruzione dell’attività di pesca fra marinerie normalmente collegate anche con riferimento ai canali di commercializzazione. Peraltro, in maniera opportuna, il periodo di inizio del fermo è stato spostato in avanti per consentire agli armatori una adeguata preparazione alla interruzione.
ANAPI plaude altresì all’accoglimento della richiesta di far eseguire il fermo a Lampedusa nel periodo di ottobre, in considerazione delle particolari difficoltà socio economiche incontrate dalla marineria ultraperiferica isolana.
La Commissione ha accolto altresì la proposta di ANAPI di parametrare l’indennizzo delle imprese di pesca non alla percentuale del 20% dei ricavi bensì alle tabelle allegate al decreto ai sensi dalla regolamentazione comunitaria sullo SFOP, con il sistema già utilizzato dal Sottosegretario Scarpa per la corresponsione degli aiuti de minimis in base al tonnellaggio (GT) delle imbarcazioni.
Inoltre, ANAPI ha insistito perché i prossimi provvedimenti, visto il successo del Ministro ZAIA nell’ottenere nuovi fondi dalla Comunità Europea per questa emergenza quantificati in 60 milioni di euro per l’Italia, riguardino anche le imbarcazioni a circuizione e palangaro, rimaste ingiustamente fuori dall’attuale provvedimento di indennizzo.
All’esito delle complesse trattative condotte in queste settimane, ANAPI “ritiene di dover esprimere il proprio apprezzamento per la maniera in cui il Ministro, il Capo di Gabinetto e tutta la struttura amministrativa della Direzione Generale della pesca hanno affrontato la delicata tematica”.
“Il Ministro Zaia, in particolare, incontra tutto l’appoggio di ANAPI nel proseguire la propria battaglia contro la Commissione europea che, poco più di un mese fa, ha interrotto anticipatamente la pesca del tonno rosso, creando gravissimi problemi all’armamento peschereccio nazionale.
Se il Ministro riterrà di ricorrere contro la decisione comunitaria, troverà al suo fianco tutte le imprese e gli associati di ANAPI”.
Peraltro il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha incontrato il Commissario Borg per cercare di dirimere la questione legata al fermo alla pesca del tonno rosso. Inaspettatamente Borg ha negato al Ministro e ai funzionari del Ministero l’accesso ai dati della pesca.
“Prendiamo atto – ha affermato il Ministro – della totale indisponibilità del Commissario Borg a motivare lo stop alla pesca. Si tratta di un grave insulto ad uno Stato membro che mette in discussione l’essenza stessa di una relazione e di un patto”.
“Per quanto riguarda il Ministro dell’agricoltura le 4.116 tonnellate di tonno rosso cui la nostra flotta mercantile ha diritto non sono stati pescati. Andremo fino in fondo a questa vicenda, appellandoci alla Corte di Giustizia europea e ricordando a tutti che stiamo difendendo risorse fornite dalle tasche dei cittadini italiani”.
Il Ministro Zaia ha anche fatto un passaggio sul Trattato di Lisbona: “Se quel trattato fosse già in vigore, i singoli Paesi non avrebbero più diritto di veto e sarebbero aumentate le difficoltà già vistose esistenti fra i singoli governi e la Commissione europea”.
Di diverso segnale l’accoglimento della proposta della Commissione di stanziare 600 milioni di euro a favore della pesca.
“Si tratta dell’esito positivo del summit di Venezia, che è riuscito ad aprire un varco in una situazione complicatissima – ha affermato Zaia –. Dei 600 milioni, circa 60 andrebbero al sistema della pesca italiana aggiungendosi ai circa 200 che complessivamente sono stati stanziati per welfare e ristrutturazione”.